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Molteplici sono le cause che concorrono ad ottenere il buon risultato di un’esame di laboratorio. Tra esse, la corretta preparazione del paziente ha un’importanza molto rilevante. Per queste ragioni è opportuno fornire agli interessati alcune informazioni sul comportamento da osservare prima della raccolta del campione biologico da analizzare.
Il sangue venoso viene generalmente prelevato dalle vene della regione anteriore dell’avambraccio dopo aver prodotto una modica stasi applicando sul braccio un laccio emostatico.
Per la maggior parte degli esami di laboratorio è richiesto il DIGIUNO e riposo da almeno 8 ore, salvo diversa indicazione. E’ altresì consigliato astenersi dal fumo ed evitare l’assunzione di farmaci o integratori alimentari prima del prelievo venoso, fatta eccezione per farmaci salvavita o farmaci che richiedano la somministrazione ad orari prestabiliti. In caso di dubbio, chiedere informazioni al proprio medico curante e/o contattare il laboratorio di analisi.
Non esiste alcuna limitazione relativamente all’assunzione di acqua.
È consigliabile recarsi al laboratorio entro le ore 08:30. Il paziente dovrà essere a digiuno e, dopo un prelievo base seguito dalla somministrazione di 75g / 150ml di soluzione glucosata, dovrà effettuare dei prelievi seriati (il numero è stabilito dal medico di base o dallo specialista) per la determinazione della glicemia e/o insulina fino a 2 o 3 ore dopo l’assunzione del glucosio. Durante tutto l’arco di tempo necessario per effettuare i prelievi, il paziente dovrà restare presso il laboratorio mantenendo una condizione di riposo.
Con le indagini batteriologiche si ricercano in modo accurato gli agenti responsabili delle infezioni, identificandoli e determinandone la sensibilità agli antibiotici o antimicotici. Perché la risposta sia significativa, il microbiologo deve ricevere dei campioni prelevati secondo i seguenti criteri:
I campioni microbiologici possono essere inviati al laboratorio negli orari di accettazione, ovvero dalle 07:30 alle 13:15 e dalle 17:00 alle 19:00. E’ opportuno specificare con accuratezza la tipologia di campione, la modalità di esecuzione, conservazione e trasporto, nonché eventuali terapie antibiotiche/ antimicotiche in atto.
Come effettuare la raccolta delle urine...
Non è consigliabile eseguire l’esame dell’urinocoltura se il paziente è in terapia con antibiotici o ha terminato la stessa da meno di 7 giorni in quanto l’esito dell’esame potrebbe non essere attendibile.
In caso di bambini non collaboranti è possibile effettuare la raccolta delle urine in appositi sacchetti sterili reperibili in farmacia. Tali sacchetti vanno applicati a copertura dei genitali, dopo un’accurata igiene degli stessi e lavaggio delle mani. Il sacchetto andrebbe tenuto in sede per non più di 30 minuti. Passato questo periodo, in caso di mancata emissione di urine, è necessario ripetere l’operazione applicando un nuovo sacchetto.
In alcuni casi particolari è necessario raccogliere le urine mediante catetere vescicale. In tal caso è necessario clampare il tubo di drenaggio delle urine un’ora prima del prelievo, disinfettare il punto dove si effettuerà il prelievo, eseguire il prelievo con una siringa sterile ed immettere l’urina nel contenitore sterile (istruzioni per l’infermiere). Non eseguire il prelievo delle urine dalla sacca né sconnettere il catetere.
Per alcuni esami è necessario effettuare la raccolta delle urine emesse nell’arco delle 24 ore. Queste urine vengono usate, di solito, per la ricerca di calciuria, fosfaturia, sodiuria, potassiuria, proteinuria ecc.
In tal caso il prelievo fa fatto utilizzando gli appositi contenitori graduati in plastica da 2000 ml con tappo a vite. Tutte le urine emesse nelle 24 ore vanno inserite nel contenitore: ad esempio, al risveglio scartare la prima minzione del mattino, annotare l’ora e, da quel momento in poi, raccogliere tutte le urine emesse nella giornata fino alla stessa ora del giorno successivo, includendo l’ultima minzione. Tra una minzione e l’altra il campione può essere conservato in luogo fresco o a +4⁰C.
Il campione delle 24 ore va inviato interamente al laboratorio negli appositi contenitori da 2000 ml. In alternativa è possibile inviare al laboratorio una parte dello stesso raccogliendo, dopo accurato miscelamento, un campione delle urine in un contenitore sterile (40-60 ml) ed annotando il volume totale delle urine emesse nelle 24 ore.
ATTENZIONE: qualora il volume totale eccedesse i 2000 ml è necessario continuare la raccolta delle urine delle 24 ore in un secondo contenitore graduato. E’ estremamente importante non perdere alcuna parte delle urine emesse nelle 24 ore e annotare con precisione il volume totale.
Numerosi esami possono essere eseguiti su campione di feci. Tra quelli più comunemente richiesti vi sono:
Per la raccolta del campione di feci è opportuno osservare le seguenti indicazioni:
Per gli esami SANGUE OCCULTO e ESAME PARASSITOLOGICO potrebbe essere richiesta la raccolta di tre campioni in tre giorni differenti.
Per l’esame SCOTCH TEST (per ricerca di uova di parassiti intestinali) è necessario applicare sulla regione perianale del cerotto adesivo lungo 5-6 cm aiutandosi con un abbassalingua e facendo ben aderire la parte adesiva su diverse aree intorno all’ano. Quindi bisogna incollare il nastro adesivo su un vetrino disponendo la parte adesiva al centro del vetrino. Tale operazione va fatta al mattino, al risveglio, prima di lavarsi o di scaricare. Il vetrino va poi inviato al laboratorio nel minor tempo possibile, trasportandolo in un sacchetto di plastica o in un contenitore rigido a chiusura ermetica.
Per l’esame dell’espettorato è opportuno raccogliere il campione al mattino, a digiuno, dopo aver rimosso eventuali protesi dentarie e aver praticato un’accurata pulizia del cavo orale. L’espettorato va raccolto direttamente in un bicchierino sterile dopo un colpo di tosse e deve provenire dalle basse vie aeree evitando il più possibile la contaminazione con la saliva.
Il campione va consegnato al laboratorio nel minor tempo possibile.
Il prelievo viene eseguito, mediante l’aiuto di un abbassalingua, strofinando un tampone sterile sulla parete posteriore del rinofaringe e lateralmente all’altezza delle cripte tonsillari.
I patogeni comunemente ricercati nel tampone orofaringeo sono Streptococchi beta emolitici, Staphylococco aureo e miceti. Qualora fosse richiesta la ricerca di altri germi patogeni è necessario specificarlo.
È opportuno che il paziente non abbia assunto cibi o bevande da almeno 1 ora e che non sia in terapia antibiotica.
Il tampone linguale, o in alternativa del cavo orale, viene eseguito principalmente per la ricerca di miceti.
Il prelievo si effettua strofinando energicamente un tampone sterile sul pavimento linguale. E’ necessario che il paziente sia digiuno.
Il prelievo viene eseguito strofinando un tampone sterile sulla cute, generalmente su pustole infette o lesioni, esercitando una leggera pressione per raccogliere del materiale. E’ opportuno che il paziente non abbia trattato l’area interessata con antibiotici o antimicotici nei 7 giorni precedenti il prelievo.
In taluni casi il tampone cutaneo viene richiesto per la ricerca dei miceti anche su cute integra: in tal caso è necessario asportare un modesto strato del pavimento epiteliale, effettuando un lieve “scraping” per l’analisi microscopica e colturale per miceti.
Il tampone sub-ungueale viene richiesto per la diagnosi di micosi dell’unghia. In tal caso è necessario asportare del materiale dalla lamina sub-ungueale, strofinando la stessa con una limetta o dispositivo similare o asportando porzione dell’unghia con un tronchesino. Il paziente dovrebbe aver sospeso qualsiasi terapia antimicotica locale da almeno 15 giorni e aver rimosso eventuali smalti dall’unghia.
Il prelievo viene eseguito strofinando un tampone sterile nella prima parte del condotto uditivo, avendo cura di non esercitare una pressione eccessiva.
E’ opportuno che il paziente non abbia assunto antibiotici o antimicotici nei 7 giorni precedenti il prelievo.
Il prelievo viene eseguito inserendo un tampone sterile nella narice e spingendolo lungo il pavimento della coana nasale per circa 2,5 cm. E’ opportuno che il paziente non abbia assunto antibiotici o antimicotici nei 7 giorni precedenti il prelievo.
Il prelievo viene eseguito strofinando un tampone sterile sulla congiuntiva, avendo cura di non esercitare una pressione eccessiva sul bulbo oculare.
Il prelievo viene eseguito premendo alla base del pene per raccogliere eventuale secrezione e in seguito introducendo un tampone sterile di piccolo calibro per circa 2 cm all’interno del canale uretrale, ruotandolo per circa 10 secondi. E’ opportuno che il paziente si astenga da rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l’esame, che non abbia effettuato terapie antibiotiche/ antimicotiche nei 7 giorni precedenti e che non abbia urinato nelle ultime tre ore.
Le balaniti sono definite come stati infiammatori della mucosa del glande che può interessare anche il prepuzio. La loro frequenza relativamente elevata può essere spiegata dalla stessa anatomia, trattandosi di zona cutanea sottoposta a sfregamento e macerazione.
Il prelievo viene eseguito strofinando un tampone sterile nel solco balano-prepuziale. E’ opportuno che il paziente non abbia effettuato terapie antibiotiche/ antimicotiche nei 7 giorni precedenti e che non abbia urinato nelle ultime tre ore.
Il tampone vaginale e il tampone cervicale sono indicati per l’ analisi del secreto della mucosa della vagina. Il prelievo deve essere effettuato dal fornice posteriore vaginale mediante tamponi sterili previa introduzione di uno speculum bivalve sterile. Tali operazioni devono essere condotte da personale qualificato (ginecologo, ostetrica, medico).
Per l’esecuzione di queste analisi è necessaria una specifica preparazione:
In caso di tamponi secchi è necessario consegnarli al laboratorio di analisi nel minor tempo possibile (entro 2 ore dal momento dell’esecuzione). Per i tamponi in terreno di trasporto (con gel) è consentita la conservazione a temperatura ambiente fino a un massimo di 24 ore.
Per la ricerca di germi comuni e miceti è sufficiente eseguire un solo tampone vaginale. In caso di ricerca di Chlamydia Trachomatis e Micoplasma / Ureaplasma è necessario eseguire due ulteriori tamponi endocervicali.
La raccolta del liquido seminale deve avvenire mediante masturbazione e tutto l’eiaculato deve essere raccolto nell’apposito contenitore sterile. Per evitare la contaminazione da parte della normale flora batterica cutanea, il prelievo deve essere preceduto da un’accurata pulizia dei genitali esterni e lavaggio delle mani. E’ altresì necessario astenersi da rapporti sessuali nei 3-4 giorni precedenti l’esame e aver cessato qualsiasi trattamento chemio-antibiotico da almeno una settimana.
Il materiale da analizzare deve pervenire al laboratorio entro 1 ora dalla raccolta.
Per la ricerca della Chlamydia trachomatis, non potendo essere effettuata su liquido seminale, è necessario procedere alla raccolta del primo getto di urina. Si precisa che il paziente non deve aver urinato per almeno 3 ore e che il campione di urina deve essere raccolto prima di quello di liquido seminale.
I pazienti devono rispettare alcune norme specifiche di seguito riportate:
Trattandosi di un esame che richiede estrema accuratezza e specifiche modalità di esecuzione, E’ NECESSARIO EFFETTUARE PRENOTAZIONE TELEFONICA. Generalmente è possibile eseguire lo spermiogramma recandosi al laboratorio di analisi la mattina dalle 10:00 alle 11:00 o il pomeriggio alle 17:00 dal lunedì al venerdì, escluso i festivi.