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Nella fase di emergenza sanitaria da COVID-19 sono stati messi a punto test che consentono di valutare se le persone sono affette da Sars-Cov-2 o se sono entrate in contatto con il virus. Si tratta di esami con elevata specificità e sensibilità diagnostica che permettono di rilevare nel naso-faringe la presenza di antigeni virali (test antigenico rapido) o dell’RNA virale (tampone molecolare in PCR). E’ altresì possibile ricercare nel sangue gli anticorpi diretti contro il nuovo Coronavirus (test sierologico quantitativo) per stabilire se gli individui siano stati infettati dal virus e/o abbiano sviluppato una risposta immunitaria contro lo stesso.
La scelta di un test piuttosto che un altro è strettamente legata alla motivazione per cui viene eseguito, pertanto è opportuno consultare preventivamente il laboratorio di analisi e/o il proprio medico curante. Bisogna tener presente che l’esame che offre la maggiore sensibilità nella rilevazione del Coronavirus è attualmente il tampone molecolare in real-time PCR.
Il tampone molecolare è il test attualmente più affidabile, quello che oggi viene utilizzato per la diagnosi di infezione da coronavirus. Viene prelevato con un lungo bastoncino simile ad un cotton-fioc un campione dalle vie respiratorie del paziente, preferibilmente dalla mucosa naso-faringea o, laddove possibile, espettorato o broncoaspirato. Questo campione viene quindi analizzato attraverso metodi molecolari di real-time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction) per l’amplificazione dei tre geni virali maggiormente espressi durante l’infezione. L’analisi può essere effettuata solo in laboratori altamente specializzati e richiede in media 6-8 ore dal momento in cui il campione viene avviato alla processazione in laboratorio.
Il test antigenico rapido viene effettuato mediante un tampone nasofaringeo classico o un tampone nasale. Il test tuttavia, a differenza del tampone molecolare sopra descritto, non ricerca il genoma virale bensì la presenza di proteine di superficie del virus, chiamate anche antigeni. Ecco perché il tampone rapido rientra nella classe dei “test antigenici”. Se il tampone classico necessita in media 6/8 ore per la sua elaborazione, i risultati del tampone rapido si ottengono in tempi molto brevi: in circa 15 minuti si riceve l’esito. Per questo rappresenta un valido strumento di screening di popolazione riuscendo a monitorare rapidamente l’eventuale diffusione del virus.
Mentre un tipico test molecolare in PCR può rilevare una singola molecola di RNA in un microlitro di soluzione, i test rapidi antigenici richiedono un campione che contenga migliaia - probabilmente decine di migliaia - di particelle virali per microlitro per produrre un risultato positivo. Quindi, se una persona ha una bassa quantità di virus nel proprio organismo, il test potrebbe dare un risultato falso negativo. Il test antigenico, al contrario, potrebbe aiutare a identificare rapidamente le persone che hanno alti livelli di virus, quelli cioè che hanno maggiori probabilità di essere infettivi per gli altri. Non è tuttavia ancora chiaro quale sia la carica virale al di sotto della quale una persona non è più contagiosa.
L’esame sierologico quantitativo consiste nella rilevazione, mediante prelievo venoso, di anticorpi specifici per il Covid-19 prodotti da un individuo. Il test utilizza il metodo in chemiluminescenza (CLIA): si tratta di un dosaggio immunologico automatizzato che fornisce, oltre a un risultato qualitativo, un indice che rispecchia la quantità di anticorpi presenti nel campione utilizzato.
Il test sierologico non è in grado di dire se si è attualmente infetti e/o malati e non sostituisce il test molecolare in PRC per il Covid-19 (tampone), che rappresenta l’unico metodo in grado di diagnosticare lo stato di malattia. Tuttavia tale test può dare indicazioni importanti su un’infezione pregressa, ovvero sulla possibilità di essere entrati in contatto col virus nelle settimane precedenti o anche nei mesi precedenti. Esso può essere altresì utilizzato per monitorare la produzione di anticorpi in seguito a vaccinazione.